CONSEGNA PREMIO SPECIALE FRANCIACORTA – 31 maggio

Educare oggi e domani. Una passione che si rinnova in continuazione per monsignor Angelo Vincenzo Zani, al quale è stato consegnato sabato il Premio speciale Franciacorta promosso dall’Associazione In Vino Veritas presieduta da Mariuccia Ambrosini.

Nella sala convegni di Villa Santa Maria dell’Arco di Cazzago San Martino, sede del Centro Oreb, sono state numerose le testimonianze di chi ha voluto tratteggiare la figura di “una persona di pace, che si è distinta per le sue opere in campo religioso e umanitario”, come si legge nella motivazione del premio. Dal sindaco Fabrizio Scuri, che ha sottolineato “il percorso importante a livello educativo, volto a formare nuove generazioni su valori che conducano a percorsi di vita positivi”, al vice presidente di Fondazione Cogeme, Mino Facchetti, e al professor Domenico Simeone dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia, che ha parlato del suo rapporto con monsignor Zani, illustrando un percorso di impegno e di lavoro basato sulla cooperazione e l’incontro con l’altro.

“Io non sono un grande costruttore di pace – ha sottolineato monsignor Zani nel suo intervento -, ma ho fatto molte esperienze che mi hanno aiutato a capire cosa vuol dire costruire la pace”.

Nel suo toccante racconto, monsignor Zani ha parlato di “immersione in un mondo di culture diverse”, ma anche di incontri con persone che gli hanno in qualche modo segnato la vita. Dai tre sacerdoti vietnamiti che nel 1974 furono richiamati immediatamente in patria dal loro vescovo perchè Saigon stava crollando: “di loro non si è saputo più niente – ha raccontato monsignor Zani -, ma molti anni dopo ho incontrato il cardinale Van Thuan, che era stato rinchiuso in carcere per 13 anni e durante la sua detenzione aveva cercato di “educare” e redimere i suoi carcerieri”. E ancora: l’incontro nei sotterranei con i seminaristi della Germania dell’Est, l’impegno in Cambogia per ricostruire le scuole rase al suolo dai Khmer rossi che facevano il tiro a segno con i bambini, il Libano, l’Africa del Sud, fino agli ultimi viaggi in Arabia Saudita, Cina, Taiwan… “Esperienze non banali, che ti scavano dentro – ha sottolineato monsignor Zani -. Oggi c’è una grande sete di incontro, di dialogo, di desiderio di guardare al futuro in maniera diversa”.

Si è parlato anche della Casa della Pace, in Congo, il villaggio educativo realizzato attraverso l’associazione Sfera grazie ad un progetto avviato nel 2009 proprio da monsignor Zani: ieri alcuni operatori ed il professor Giancarlo Pallavicini erano collegati in diretta in occasione della consegna del premio, mentre il regista Andrea Rinaldi ha proposto il suo video girato proprio in Congo, in occasione di una visita alla Casa della Pace di Kikwit.

Monsignor Zani ha ricordato anche Papa Francesco, che nel 2022 gli aveva affidato l’incarico di bibliotecario e archivista della Biblioteca Vaticana, ed ha parlato del nuovo pontefice Leone XIV come di “un grande pastore. Un uomo di poche parole ma di grande spessore culturale, spirituale e umano”.

Quindi la consegna del premio, un bassorilievo realizzato dalla Scuola d’arti e mestieri Ricchino, e di numerosi altri omaggi da parte dell’Amministrazione comunale di Cazzago e dell’associazione presieduta da Mariuccia Ambrosini.

L’incontro è stato impreziosito da alcuni intermezzi musicali proposti da Simona Picenni accompagnata al pianoforte dal maestro Giuseppe Fanciullo.

La cerimonia di premiazione

La Santa Messa

L'aperitivo e degustazione prodotti

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